Termini e condizioni di utilizzo della piattaforma Energie in Comune
La piattaforma Energie in Comune nasce per sostenere, valorizzare e mettere in rete il lavoro e la professionalità di chi opera per qualificare i rapporti tra la Pubblica Amministrazione, le Associazioni di Categoria e gli Ordini Professionali, con l’obiettivo di raccogliere commenti, richieste, domande, critiche e suggerimenti da parte degli utenti iscritti alle community.
Commenti e post degli utenti, autentificati con nome-cognome e ruolo-carica, ed approvati dallo staff che gestisce la piattaforma, rappresentano l’opinione dei singoli e non quella dell’amministrazione, che non può essere ritenuta responsabile della veridicità o meno del contenuto postato sui canali da terzi, entità giuridiche o naturali.
Ciascun utente ha il diritto di intervenire ed esprimere la propria libera opinione: all’interno della piattaforma non è prevista alcuna censura preventiva; tuttavia saranno rimossi commenti e post che violino le condizioni esposte nel presente documento.
Nello specifico, la piattaforma non può essere usata per pubblicare post e commenti che siano discriminatori od offensivi nei confronti di altri utenti, presenti o meno alla discussione, di enti, associazioni, aziende o di chi gestisce e modera la piattaforma, per nessuna ragione.
Non saranno tollerati insulti, minacce o atteggiamenti che ledano la dignità personale, i diritti delle minoranze e dei minori, i principi di libertà ed uguaglianza.
Verranno inoltre moderati: i commenti che risultano fuori argomento rispetto alla discussione di un determinato post; i commenti o le pubblicazioni che presentano dati sensibili; gli interventi inseriti reiteratamente; i commenti e i post scritti per disturbare la discussione o offendere chi gestisce e modera i canali social; lo spam commerciale.
Per chi dovesse violare ripetutamente queste condizioni, lo staff si riserva il diritto di usare il ban o il blocco per impedire ulteriori interventi e di segnalare l’utente ai responsabili della piattaforma ed, eventualmente, alle forze dell’ordine preposte.